Le Origini

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Gli Anni Trenta e il Maestro Walter Grandi

Il Secondo Dopoguerra

La Banda Oggi


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I Maestri della Banda Municipale di Medicina

I Vecchi Musicisti della Banda

Le Origini

La tradizione musicale di Medicina ha radici molto profonde, tanto che Medicina è fra i primi paesi dell'area bolognese che, in un contesto culturale favorevole, sente il desiderio di costituire un organico di tipo musicale (a dire il vero già nel Seicento si narra di un gruppo di "trombetti" comunali). Il testo del Simoni "Cronistoria del Comune di Medicina" sembra confermare quanto detto sopra. Nel giugno del 1799 un migliaio di austriaci, dopo aver occupato il paese allo scopo di "far pagare scotto ai giacobini" (ovvero coloro che parteggiavano per i francesi), imposero taglie vessatorie in denaro, bestiame e derrate alimentari; la municipalità protestò presso il comandante in capo di stanza a Budrio che accolse le rimostranze facendo intervenire un suo luogotenente e poi, in persona, si recò a Medicina. Scrive il Simoni: "…venne scortato da ventotto de’ suoi a cavallo, fu ricevuto col suono delle campane, della banda musicale…". Nel 1802 doveva esistere anche una Scuola di Musica: negli atti di un Consiglio Comunale dell'epoca, si legge che l'allora Maestro di Musica Ottavio Bossi chiese di essere riconfermato nell'incarico, dal che si può desumere, appunto, l'esistenza di una Scuola di Musica. Da questa data non si hanno più documenti che testimoniano il suo sviluppo fino al 1840 quando il Maestro di Musica Paolo Carletti viene nominato istruttore della Scuola di Musica.
La prima notizia certa, però, che ci fa pensare all'esistenza di una Banda risale al 1844 quando il Sig. Priore "…nella conoscenza che la gioventù del Paese dedicatasi allo studio della musica, nel maggior numero trovasi posta in condizione da non poter attendervi…perché mancante degli istrumenti adatti e così dei mezzi onde provvedervi dal proprio…propone al Consiglio che la Comunale Rappresentanza voglia interessarsi di destinare una somma che serva alla provvista degli istrumenti indispensabili a formare un musicale concerto, ossia Banda, composto d'un sufficiente numero di suonatori, a ciascuno dei quali possa consegnarsi sotto idonea fideiussione il rispettivo strumento metallico, ossia di legno da pagarsi a piccole somme colli proventi che percepiranno…il Sig. Priore sarebbe d'avviso, semprecché il Consiglio trovi di deliberare favorevolmente, si proponesse la somma di L. 150 a titolo di prestito, con che sembra aversi quanto basta a comprare il concerto musicale di cui sopra,…mediante scrutinio di voti segreti, scoperti i quali, se ne trovano bianchi affermativi n. 19 e neri contrari nessuno, ha deciso che…il Comune anticipi la somma di L. 150 per la provvista degli istrumenti mancanti e da consegnarsi con garanzia agli scolari che mancano dei mezzi per provvederli, inteso che si obblighino a rilasciare un deposito…" (Atti Consiliari 11 Aprile 1844).
È l'inizio della BANDA MUNICIPALE di Medicina, sotto la direzione del Maestro Carletti; da questo momento la Scuola di Musica vivrà in continua simbiosi con la Banda del Paese; esisterà un unico maestro e molti allievi della Scuola andranno ad arricchire le file dei bandisti.
Nello stesso periodo si comincia ad avvertire la necessità di dotare la Banda di un'idonea sede; nell'Aprile del 1845 viene stipulato un contratto con il quale il Priore, a nome del Comune di Medicina prende in affitto un locale di quattro camere, per la Scuola di Musica e per le prove del giovane complesso musicale.
Contemporaneamente viene istituita una Commissione con il compito di vigilare sull'impegno del Maestro e, in generale, sul rendimento del complesso stesso; l'esito del lavoro è più che soddisfacente, infatti, nel dicembre del 1845 la Commissione, in una lettera al Priore, riferisce che il maestro di musica, e con lui tutta la compagine bandistica, adempiono agli uffici dovuti nel rispetto di quanto stabilito dal regolamento.
Nell'anno successivo, però, il Maestro Carletti rinuncia all'incarico di direttore, lasciando la "bacchetta" al Maestro Giuseppe Bonfiglioli che resterà alla guida della Banda e della Scuola di Musica per circa vent'anni facendosi coadiuvare anche dal figlio, egli stesso Maestro di Musica.
Durante questo periodo la Banda di Medicina cresce e si sviluppa; aumenta, quindi, la credibilità di questo nuovo tipo di orchestra che trova spazio per esibirsi sempre più frequentemente, non solo nelle ricorrenze civili e religiose del Paese, ma anche nei Comuni vicini; il Simoni in occasione della caduta del Regno Pontificio scrive: "Alla sera del 13 giugno 1859, per ordine del Priore, fuvvi splendida generale illuminazione e fra i concerti della nostra banda musicale, gli evviva d'Italia…".
Nel 1863, in seguito al pensionamento del Maestro Bonfiglioli, dovuto all'età e, forse, anche alle ripetute lagnanze del vice maestro Giuseppe Trombetti che l'accusa di non vigilare sul buon comportamento del corpo bandistico, viene indetto un pubblico concorso per il nuovo direttore della Banda, vinto dal Maestro Francesco Romagnoli che, ben presto, passa alla direzione della Banda di Imola.
Inizia, a questo punto, un periodo piuttosto travagliato per la Banda, durante il quale si succedono numerosi Maestri di Musica.
Come spesso accade, però, i momenti più difficili sono lo stimolo per rinnovamenti positivi e, in questo frangente, tutto il corpo bandistico acquisisce maggiore coscienza di sé e, dal desiderio di creare un organico compatto e duraturo, nasce un regolamento che detta norme specifiche sull'amministrazione del corpo musicale, fissando, altresì, criteri relativi alla durata in carica del direttore.
Nel contempo la Banda riesce ad imporsi sempre più come organico attivo nel Paese, acquistando maggiore professionalità e rilevanza.
Nel Marzo del 1869, in seguito a pubblico concorso, l'incarico dei direttore viene assegnato al Maestro Felice Bonfiglioli di Medicina.
Da questa opera di rinnovamento nasce un periodo certamente proficuo durante il quale la Banda riesce ad aumentare il proprio organico, ad acquistare nuove divise e strumenti, ivi compreso un pianoforte per la Scuola di Musica e, soprattutto, a ristrutturare la sua sede.
Purtroppo, però, Medicina restava un piccolo paese e l'incarico di Maestro e Direttore di Banda non era economicamente vantaggioso, così, nonostante il nuovo regolamento, anche il Maestro Felice Bonfiglioli, nel luglio del 1870, decide di lasciare il suo incarico e si trasferisce a Fabriano.
Il posto di guida della Banda Municipale, quindi, rimane nuovamente vacante e nemmeno il nuovo concorso indetto dal Consiglio Comunale serve a trovare una persona disponibile a ricoprire il suddetto incarico.
Così, per poter garantire ai "suonatori" di continuare regolarmente la loro attività, nel settembre del 1870, il Consiglio affida al Maestro Cesare dall’Olio un incarico provvisorio di direttore, per la durata di quattro mesi.
Nel contempo "…i signori consiglieri…deliberano all'unanimità che venga di nuovo pubblicato l'avviso per il concorso medesimo negli identici termini e che sia inserito nel Monitore di Bologna, nutrendo certezza che questa volta non abbia a mancare chi concorre alla suddetta scuola…" (Atti Consiliari 16 Febbraio 1871).